Concorsi per pubblico impiego anche per gli extracomunitari

Per il Tribunale di Firenze la discriminazione contrasta con la normativa italiana e le convenzioni internazionali

Il Tribunale di Firenze, nell'ordinanza del 23 gennaio 2014 ha stabilito che l'esclusione dello straniero non comunitario dall'accesso al lavoro pubblico è discriminatorio e lede il principio di parità di trattamento e piena uguaglianza di diritti per i lavoratori extracomunitari rispetto ai lavoratori italiani. Deve essere riconosciuto anche nei loro confronti il diritto di accedere ai concorsi per pubblico impiego, non solo perché la normativa nazionale - artt. 2 e 3 d.lgs. 286/1998 - lo prevede, ma anche perché una diversa soluzione contrasta sia con il principio di uguaglianza dettato dall’art. 3 della Costituzione, sia con l’attuazione dalla Convenzione OIL n. 143/1975 (convenzione con la quale lo Stato italiano si è impegnato ad attuare una politica nazionale diretta a promuovere e garantire la parità di opportunità e di trattamento in materia di occupazione e di professione per i migranti, o loro familiari, che si trovino legalmente sul territorio nazionale e ad abrogare qualsiasi disposizione o prassi amministrativa ad essa incompatibili).

Fonte : fisco e tasse

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